Santa Elisabetta 2017
La gioia di essere francescani secolari

Raccontare in poche parole le mie emozioni provate il 17/11/2017 giorno di Santa Elisabetta, per l’Ammissione all’OFS e dire “ce l’ho fatta’’ è bello. Penso anche a quanto non sia stato facile per me il Cammino da “Inizianda”.

L’approccio alla Fraternità è stato veramente voluto perché per qualche ragione a me sconosciuta mi sentivo attratta dalle loro riunioni e dall’essere Francescano. Mi incuriosiva il fatto di vivere la vita secondo il Vangelo seguendo le orme di San Francesco.Ho intrapreso il periodo di approfondimento e conoscenza della Spiritualità Francescana con grande gioia e interesse.

Gli incontri con i miei fratelli e sorelle (iniziandi anche loro) guidati dall’Assistente Spirituale Fra Francesco Monticchio, a volte anche dal Consiglio della Fraternità e lo studio della vita di San Francesco e della Parola di Dio hanno fatto molto bene a me, al mio essere donna contestatrice, polemica e poco tollerante; tanto che pian piano mi sono sentita e soprattutto mi sono vista cambiata nel carattere e negli atteggiamenti anche nei confronti della mia famiglia.

Durante il Cammino però mi sono resa conto che c’era qualcosa nei miei comportamenti e spesso anche del gruppo che non accettavo in  quanto ritenuti (forse sbagliando) non conformi all’essere francescano.
Quindi, pur amando e apprezzando sempre di più la validità del percorso intrapreso spesso ero triste e sconfortata tanto che, quando mi è stato proposto di fare regolare richiesta per l’Ammissione all’OFS, il primo pensiero che mi è passato per la mente è stato: No, non posso perché non sono ancora pronta! Di questo ne ero fermamente convinta.

Ho manifestato i miei dubbi e le mie perplessità a chi di dovere e in tanti hanno cercato di convincermi a fare questo passo così importante ma con poco successo. Ringrazio comunque tutti perché le loro parole mi hanno portato a ragionare contribuendo così nella mia scelta.
Ho chiesto se potevo partecipare ai due incontri che si sarebbero tenuti come “Ritiro Spirituale in preparazione delle Professioni e Ammissioni all’OFS”, perché per me doveva essere formazione e per gli altri preparazione all’evento. Per mia fortuna mi è stato concesso.

Senza che me ne rendessi conto, questi due incontri di preghiera mi hanno aperto la strada che dovevo percorrere facendomi vivere momenti e situazioni particolari.
Qualcosa dentro di me mi spingeva a consegnare il foglio che mi avevano dato da compilare e firmare per la richiesta all’Ammissione (ricordo che continuavo a guardarlo e mi sforzavo di ignorarlo allontanandomi) e dopo averlo fatto mi sono ritrovata la vigilia agitatissima; mi sentivo come se avessi dovuto fare qualcosa o incontrare qualcuno di molto importante.

Una giornata ricca di sentimenti diversi, il cuore che batteva a mille. Sentivo il bisogno di avere vicino persone che mi volessero bene, che mi aiutassero in una decisione così delicata. Ho pensato ai miei genitori e a mia sorella defunti ed ho chiesto loro aiuto. Sicuramente  mi sono stati vicini perché quasi subito mi sono sentita tranquilla e rasserenata. Li ho sentiti accanto a me anche il giorno dopo, durante l’Eucarestia e nel momento in cui si è celebrato il Rito dell’Ammissione. Un’emozione grande, un magone da non farmi respirare. Il vedere poi i fratelli e le sorelle emozionati come me mi rendeva felice, timida e timorosa.

La stessa emozione traspariva anche dagli occhi di Fra Francesco, la Ministra Carla  Anselmi e l’intero Consiglio che ci guardavano con tenerezza. I parenti tutti e il resto della Fraternità in un silenzio da paura ci guardavano con affetto in attesa di poterci abbracciare e fare gli auguri. L’intera cerimonia è stata bellissima, emozionante all’ennesima potenza.

Mi ha trasmesso tanta calma. Ora sono in pace con me stessa e con tutti gli altri. Mi sento serena. Sono pronta per affrontare l’altra tappa del Cammino e cioè quella che mi porterà alla “Promessa di Vita Evangelica” che spero possa farlo con l’aiuto del Serafico Padre, dello Spirito Santo e con la stessa pace e serenità che oggi mi avvolgono.          
Pina Marra

Venerdì 17 novembre 2017, in occasione della solennità di Santa Elisabetta d'Ungheria, la Fraternità Francescana Secolare di Alessano ha vissuto un triplice evento di benedizione e di grazia durante la celebrazione eucaristica delle 18.00, presieduta dall’assistente fra Francesco Monticchio.
Il primo è stata l’ammissione di due fratelli al tempo di “Iniziazione” per intraprendere un periodo di conoscenza della spiritualità francescana.

Il secondo è stata la richiesta di sei fratelli di entrare nella Fraternità per vivere con più intenso impegno la grazia e la consacrazione battesimale e per seguire Gesù Cristo secondo l'insegnamento e l'esempio di San Francesco. La Ministra, Carla Anselmi, a nome della Fraternità ha accolto con gioia questi fratelli per dare avvio al tempo della loro formazione. Ad ognuno è stata consegnata la Regola dell'OFS e il TAU.

Il terzo è stata la richiesta di quattro fratelli di Professare la Regola dell'OFS, persuasi che il Signore li chiama a vivere il Vangelo, seguendo l'esempio di San Francesco. Dopo le interrogazioni e l'invocazione della grazia divina, i fratelli hanno emesso la promessa di vita evangelica davanti alla Ministra, all’assistente e alla fraternità. Ai fratelli è stato consegnato il TAU, distintivo dell'OFS e un diploma ricordo.

A tutti i partecipanti alla cerimonia, come ogni anno, sono state distribuite le rose di S. Elisabetta. I capigruppo le hanno prese per portarle ai fratelli e sorelle anziani e/o ammalati. A conclusione di tutto si è celebrato un momento di festa e di fraternità.
Un ringraziamento particolare a P. Francesco Monticchio che ha curato la formazione di questi fratelli e sorelle.

L'incontro del candidato con la Comunità in festa riunita per l'occasione nella nostra Chiesa ha conferito senza dubbio alla celebrazione una forte carica emotiva di giubilo e di gioia fraterna. Dopo aver espresso il desiderio di entrare nell'Ordine Francescano Secolare, previa un'adeguata formazione, la Ministra, in nome della Fraternità, ha ricevuto la nostra domanda.

Che il Signore benedica la Ministra, il Padre Assistente, il Consiglio e tutta la nostra Fraternità. Il mio augurio a tutte  è di seguire Gesù Cristo secondo l'esempio di San Francesco d'Assisi e di servire alla gloria di Dio.

Non a caso qualcuno ha definito l'Ordine Francescano Secolare il parto geniale di un grande cuore, di un grande Santo come San Francesco d'Assisi.

Il Poverello d'Assisi con i fratelli e le sorelle della penitenza diede una risposta alle tante persone che volevano condividere il suo cammino evangelico aprendo la possibilità della "Santità di Vita" anche allo stato laicale.

Concludo dicendo che la Regola e le Costituzioni siano il mio, il nostro "faro" a vivere il Vangelo alla maniera di San Francesco d'Assisi. Pace e bene a tutte/i.
Franco Cazzato

Una voce, la stessa di tanti secoli fa, "VA E RIPARA LA MIA CASA", un invito rivolto non solo al figlio di Pietro Bernardone, ma anche a me dopo il disperato grido: "Cosa vuoi da me? Cosa vuoi che io faccia?".

La stessa medesima risposta, solo che .... lui, il figlio di Pietro, viveva la perfetta letizia, lui aveva fratelli e sorelle in tutto e in tutti, lui era un uomo che si nutriva di preghiera, lui era ..., lui era ... Francesco!

Ho promesso di vivere "come te", ma non sarà semplice starti dietro, cercherò di seguirti, di aiutarti a riparare le Sue case, ma ti avviso che io non la tua stessa forza, la tua stessa tenacia, la tua stessa caparbietà, e poi...vivo "nel mondo", quindi, quando rimarrò dietro .... a s p e t t a m i !
Pietro Spiga